“Il perdurare di una campagna diffamatoria circa una presunta attività di dossieraggio da parte della comunità di intelligence (in realtà inesistente), mi ha convinto a chiedere al Dis di declassificare il tanto evocato ed equivocato Bollettino sulla disinformazione che avrebbe ispirato il noto articolo apparso sul Corriere della Sera”. Così l’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli. “Auspico che la sua lettura integrale porti alla definitiva cessazione di ogni infamante sospetto sull’attività dell’Intelligence nazionale o su fantomatici indirizzi governativi volti a limitare il diritto di informazione”.
Il Bollettino sulla disinformazione “compendia l’attività di uno specifico tavolo creato nel 2019, coordinato dal Dis” di cui “è dato conto in tutte le relazioni periodiche al Parlamento”. Così il sottosegretario Franco Gabrielli, in una nota in cui annuncia la declassificazione del bollettino “visto il perdurare di una campagna diffamatoria circa una presunta attività di dossieraggio”. Il Bollettino riguarda “un’analisi del fenomeno basata unicamente su fonti aperte e non contiene, considerata la fisiologica diffusione, alcun elemento proveniente da attività di intelligence”.
“Non esiste un Grande Fratello, una Spectre in Italia: nessuno vuole investigare sulle opinioni delle persone”, ha detto l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Franco Gabrielli, in una conferenza stampa convocata da Palazzo Chigi, in merito al bollettino sulla disinformazione russa desecretato oggi. “Si riesumano – ha detto in merito alle accuse di dossieraggio – tempi e circostanze che ci eravamo lasciati alle spalle”.