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IGNAZIO CUTRÒ

PRESIDENTE NAZIONALE N.O.I.

Il mio nome è Ignazio Cutrò, sono un ex imprenditore edile della provincia di Agrigento. 

Più di venti anni fa Cosa Nostra, fece bruciare diversi mezzi della mia impresa, volendo lucrare su di essa obbligandomi a pagare il pizzo.

Automezzi che io e la mia famiglia abbiamo rimesso a nuovo e in pista per continuare dignitosamente e onestamente a lavorare.

Non ho ceduto alla richiesta del pizzo e abbiamo denunciato alla magistratura il tentativo di estorsione.

Dalle mie denunce è scaturito il processo “face off” che ha visto la condanna degli estorsori e la confisca di beni per un valore di cinque milioni di euro. 

Chi mi conosce sa che sono un uomo semplice e con un linguaggio altrettanto semplice e diretto, con principi sani anche a costo del sacrificio più alto e nobile: dare la vita per i propri amici.

Queste parole possono sembrarvi “fuori dagli schemi” che siamo abituati a vivere quotidianamente, ma io credo e mi impegno fermamente nella democrazia e nella civile convivenza tra le persone anche quando la democrazia esige da taluni di noi esempi di coraggio civile e di responsabilità non comuni. 

Ho fondato negli anni diverse associazioni, Libere Terre e l’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia, dando il nostro contributo nell’accompagnare altri imprenditori alla denuncia e nella realizzazione di leggi a favore di chi dopo aver denunciato è stato inserito nel programma speciale di protezione del Ministero degli Interni. 

In molti pensavano che Ignazio Cutrò avrebbe finito per chinare il capo e guardare da un’altra parte, in molti speravano che la solitudine dell’imprenditore e del testimone di giustizia mi avrebbero costretto al silenzio, in molti si sono sbagliati pensando che avrei taciuto contro la violenza e prepotenza mafiosa e contro l’indifferenza dello Stato nei confronti degli onesti.

Oggi sono qui per continuare a costruire un Paese migliore per noi e per le generazioni future.

Se lo vorrete, se “N.O.I.” lo vogliamo.