Premessa
N.O.I. riconosce nello sport una risorsa fondamentale per il Paese.
Esso deve essere percepito come un vero e proprio diritto, in quanto offre un contributo essenziale alla qualità della vita.
La pratica dell’attività sportiva, svolta con continuità in maniera corretta e controllata, permette infatti un notevole miglioramento della salute, sia fisica che mentale a tutte le età.
Avendo un diretto impatto sulla salute e sul benessere della persona, la pratica dell’attività sportiva produrrebbe un beneficio notevole per lo Stato in particolare sulla spesa sanitaria ed assistenziale del Paese.
Secondo alcuni studi, infatti, ridurre di un solo punto percentuale la componente sedentaria della popolazione, produrrebbe un notevole risparmio sulle spese sanitarie per cure primarie, farmaci, emergenze, visite o ricoveri. Tale risparmio sarebbe riconducibile alla notevole riduzione di cinque patologie connesse all’inattività: malattie cardiovascolari, il tumore al seno, l’ictus, il tumore del colon, il diabete di tipo 2 e talvolta anche disturbi della personalità.
Lo sport svolge anche un fondamentale ruolo sociale, in quanto strumento di educazione e formazione che permette lo sviluppo di capacità e abilità essenziali per la crescita equilibrata di ciascun individuo.
Per quanto attiene al mondo della scuola, l’attività fisica, soprattutto per i giovanissimi delle elementari, ha la funzione di avviamento alla pratica sportiva e di indirizzo motorio. Fare sport fin da piccoli è utile ad aumentare la fiducia in sé stessi, migliorare la forza e la resistenza del sistema muscolo-scheletrico e di quello cardio-respiratorio, e a favorire uno sviluppo armonico del corpo. Inoltre, la pratica dell’attività fisica a scuola consente di conoscere e interiorizzare concetti come il rispetto delle regole, la disciplina, il gioco di squadra, il fair play e la consapevolezza corporea, migliora la capacità d’interazione personale con i compagni, e sviluppa capacità decisionali e di tattica.
Ulteriore beneficio dello sport a scuola è la riduzione del tasso di obesità nei ragazzi.
Bisogna tener presente che il 13,8% degli italiani dichiara di non fare sport per motivi economici e, quindi, per molte famiglie potrebbe essere complesso far praticare uno sport ai propri figli. Per questo l’attività fisica in orario scolastico diventa per molti giovani l’unica occasione di praticare uno sport.
La presenza di strutture sportive all’interno degli istituti scolastici è particolarmente importante perché le palestre e le piscine scolastiche possono essere usate per attività pomeridiane, anche in collaborazione con associazioni al fine di dare la possibilità ai ragazzi di praticare uno sport a costi ridotti. In questo modo, la palestra diverrebbe un presidio sociale anche al di fuori della scuola. Purtroppo, in media solo il 40,8% degli edifici scolastici in Italia è dotato di palestra o piscina ma ci sono differente consistenti tra le regioni italiane: in Friuli Venezia Giulia (57,8%) e Piemonte (51%) i plessi scolastici dotati di impianti sportivi sono più della metà; altre 9 regioni sono sopra al dato nazionale (40,8%), tra queste Toscana e Lazio (46,8%), e Marche (46,7%); agli ultimi posti invece Calabria (20,5%), Campania (26,1%) e Umbria (31,9%). Il livello di accessibilità dello sport per i ragazzi nelle varie zone del paese deve essere riequilibrato.
Da notare comunque che, tra le regioni del nord, Valle d’Aosta (39,3%), Emilia Romagna (34,8%) e Liguria (40,2%) si trovano al di sotto della media nazionale (40,8%), mentre alcune regioni del meridione hanno dati superiori. Tra queste, l’Abruzzo (40,9%), la Basilicata (41%), la Sardegna (42,4%) e la Puglia (46,3%).
L’organizzazione di eventi sportivi nel nostro Paese ha incrementato il turismo sportivo. Esso risulta essere un settore in forte espansione, tanto da offrire a molte città e paesi notevoli opportunità di sviluppo. Esso potrebbe rilevarsi un potente catalizzatore in grado di mettere in moto un circolo virtuoso che permette di rilanciare nuove mete turistiche e valorizzare le zone meno sviluppate nonché incrementare il business in numerosi settori quali quello agroalimentare, alberghiero, manifatturiero e industriale.
In tale contesto, tutti i componenti della società dovrebbero avere accesso allo sport: occorre pertanto tener conto delle esigenze specifiche e della situazione dei gruppi meno rappresentati, nonché del ruolo particolare che lo sport può avere per le persone con disabilità e per quanti provengono da contesti sfavoriti.
Pertanto Nuovi Orizzonti per l’Italia intende sviluppare un diverso modello sportivo basato su un ordinamento ben funzionante che si adegui alle esigenze dei cittadini di tutte le età e mettere a disposizione le proprie competenze e relazioni per incentivare lo sport su tutto il territorio nazionale.
Impegni programmatici
Per i motivi sopra citati, N.O.I. intende:
- Proporre la costituzione di un ministero dello sport con portafoglio, dove operano di concerto personale del Coni, di Sport e Salute, del Ministero delle Politiche Giovanili, Ministero della salute, del MIUR, degli enti locali e regionali;
- Favorire la pratica dello sport tra tutti i cittadini di ogni età, in considerazione della sua importanza educativa, sociale e medica;
- Favorire l’educazione fisica nelle scuole, attraverso collaborazioni con soggetti che, a vario titolo, si occupano di educazione fisica;
- Sostenere economicamente le famiglie in difficoltà economiche, per consentire lo svolgimento dell’attività sportiva ai propri figli attraverso detrazioni fiscali e/o bonus in funzioni di parametri che tengano conto del reddito, del numero di componenti della famiglia e di presenza di disabili;
- Prevedere un intervento a sostegno della prescrizione medica dell’attività fisica, specie in aree di disagio, anche socio-economiche;
- Sostenere gli operatori dello sport dilettantistico, con lo scopo di riconoscere tanto il loro diritto di lavoratori quanto la fondamentale centralità del loro ruolo di educatori;
- Prevedere un aumento dei contributi a favore delle associazioni dilettantistiche civili, che liberano i propri atleti di livello nazionale e internazionale per farli transitare tramite bandi nei gruppi sportivi militari.
- Favorire l’uso delle palestre scolastiche e la frequentazione dei corsi pomeridiani, liberando i dirigenti scolastici dalla responsabilità diretta di assegnazione delle palestre delle loro scuole, riaffidandola agli enti locali o ad associazioni;
- Rendere accessibili tutti gli impianti sportivi del nostro Paese alle persone con disabilità;
- Costituire una mappa di aree dismesse, sotto-utilizzate o potenzialmente utilizzabili, con una possibile destinazione d’uso, anche temporanea, per effettuare l’attività fisica;
- Intervenire sul territorio per coinvolgere la capillare rete di associazioni, attraverso bandi di concessione temporanea a titolo gratuito di aree (ad esempio parchi cittadini), all’interno dei quali poter proporre attività sportive e motorie;
- Snellire le procedure che permettano ai privati di tornare a investire nel mondo dello sport di base (credito d’imposta e defiscalizzazione), in modo da poter offrire un servizio a costi ragionevoli, considerandolo un diritto dei cittadini;
- Prevedere procedure di semplificazione urbanistica per demolire e realizzare impianti sportivi o per realizzare nuovi impianti nelle zone a bassa presenza di infrastrutture sportive soprattutto se destinati alle scuole;
- Individuare nuove figure professionali che siano in grado di combinare le competenze specifiche delle discipline sportive più praticate sul territorio, abbinate ad una preparazione altrettanto qualificata per quanto riguarda l’accoglienza nel territorio e la conoscenza dello stesso;
- Proporre una modifica della legge (certificato medico) che limita la presenza straniera nelle corse italiane. Tale soluzione potrebbe arricchire i flussi turistici e il PIL delle città;
Infine, per N.O.I. è fondamentale che lo sport veda alleati il mondo dell’agonismo e quello della pratica sportiva amatoriale, in una visione organica nella quale le città rappresentino il palcoscenico naturale dal quale scaturisca un rapporto sinergico. I campioni non esistono senza una solida base di praticanti, le varie discipline si nutrono di amatori e di “sentimenti” delle persone, la cultura sportiva di un popolo e i suoi successi sono sempre frutto di una mentalità che vede il movimento fisico come un’opportunità di sviluppo e crescita individuale e collettiva.