Mentre il mondo guarda all’Ucraina e all’attacco russo, Israele continua con i raid aerei in Siria. E’, infatti, di almeno 6 persone uccise e una ventina di feriti il bilancio provvisorio dei raid aerei attribuiti a Israele contro i depositi di armi di milizie filo-iraniane nei pressi dell’aeroporto di Damasco. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo il quale nella notte si sono verificati due raid distinti: uno contro un deposito di armi e un altro contro le rampe di lancio di missili tra la base militare di Kiswa e la roccaforte sciita filo-iraniana di Sayda Zaynab, a sud di Damasco.
Si tratta del quarto attacco aereo attribuito a Israele contro postazioni iraniane e filo-iraniane dall’inizio del mese.
Ieri un attacco aereo, sempre attribuito allo Stato ebraico, aveva preso di mira postazioni dell’esercito governativo siriano nelle Alture contese del Golan, in un’area dove – secondo concordanti fonti locali – le forze di Damasco rispondono di fatto agli ordini dei miliziani libanesi sciiti filo-iraniani Hezbollah.
Il bilancio dell’attacco di oggi, afferma l’Osservatorio, è di 4 miliziani filo-iraniani uccisi e di 2 soldati siriani. Non si conoscono le nazionalità dei 4 miliziani jihadisti sciiti uccisi. Il bilancio, affermano le fonti, potrebbe salire nelle prossime ore.